Prurito alle gambe che va via con capi in cotone.

prurito alle gambe Quando parliamo di disturbi dell’epidermide legati alla pelle, un fattore importante è rappresentato dai vestiti che indossiamo. L’intimo, nella sua accezione più generale di capo di abbigliamento, svolge un ruolo fondamentale nel determinare lo stato di numerosi elementi.

Numerose possono essere le cause del prurito alle gambe quando il disturbo si presenta in modo lieve e senza indizi evidenti, ma un consulto medico è sempre più che consigliato. In alcuni casi, il disturbo può essere legato a particolari condizioni mediche in sviluppo, che è bene siano depennati dalla lista delle preoccupazioni. A seguire, ecco come l’abbigliamento viene incontro ai bisogni della nostra pelle e circolazione sanguigna.

Problemi di varia natura: allergia, circolazione e stress.

La classifica dei problemi noti mette in prima posizione l’allergia a determinati materiali, segno evidente di un prurito che si manifesta dopo un cambiamento recente di capi di intimo, spesso mutande, pantacollant aderenti o calzini. Tale problema può essere ricondotto agli elastici, che possono essere di vari materiali, alcuni dei quali meno tollerati o troppo stringenti. L’esempio tipico è l’allergia alla lana, il cui prurito è spesso insopportabile dopo pochi secondi dal contatto, ma non tutti manifestano reazioni istantanee (ed alcune persone possono avere reazioni alla lana o eczemi/dermatici, ad esempio, che danno fastidi dopo qualche ora.)

Correlati al problema degli elastici, i disturbi legati alla cattiva circolazione. Se la natura non è un contatto esterno, l’indumento troppo stretto, o che lascia un segno evidente, può facilmente causare gonfiore, spesso seguito da prurito a seguito della rimozione. Come chi soffre di alcune forme di diabete, si può trovare sollievo nell’uso di calzini sanitari o specifici, che non lasciano il segno e sono molto delicati sulla pelle. Esistono svariati prodotti come calze e guaine specifiche per non causare pressione, e soddisfare necessità personali.

Non per ultimo, va ricordato lo stress. Ritmi anormali di vita, problemi e fastidi giornalieri continui possono incidere pesantemente nel ciclo vitale, fino a portare grane che limitano la nostra attività. Le conseguenze possono essere dalle più evidenti, come il deperimento psicofisico, ma anche una minor cura della persona (perché meno tempo libero ed una mente meno riposata vogliono dire spesso meno igiene, meno attenzione all’idratazione corretta del corpo ed altre abitudini salutari.). Quando il prurito si manifesta, spesso viene ignorato o messo in secondo piano. Addirittura, è più probabile che si apprezzi la momentanea sensazione di sollievo e benessere che deriva dal grattarsi, che non pensare alla sua presenza.

Quali vestiti e capi di intimo possono aiutare.

Sicuramente, la prima operazione da fare è controllare le etichette e scoprire il materiale dei prodotti che acquistiamo. Prodotti in puro cotone 100% sono spesso da preferire, perché il cotone è da generazioni uno dei materiali più facilmente tollerati. Conoscere la marca o l’origine dell’articolo è invece utile al fine di scongiurare problemi con le cuciture, ed i materiali usati per cucire. Si sa, il diavolo si nasconde nei dettagli.

Non tutti i problemi derivano però dalle fibre elastiche, o da particolari problemi con i tessuti. Assicurati che il tuo articolo non abbia elastici troppo spessi, e fai delle prove per qualche giorno. Gli uomini hanno spesso questo problema quando gli elastici stringono troppo all’inguine, ed è per questo che molti preferiscono i boxer agli slip. Capi di cotone troppo stringenti possono dare lo stesso fastidio, ed il disturbo può durare anche fino a 24 ore dopo il cambio con capi più allentati.Si può eliminare il prurito alle gambe attraverso il modo in cui ci vestiamo? Consigli esperti del negoziante di intimo professionista.

Se temi che il problema sia la calza in materiale elastico, puoi sempre fare una prova con dei gambaletti in filanca od altro materiale, per cambiare look ma per scoprire una volta per tutte se quello è il problema. Puoi inoltre chiedere calze di cotone leggero, se il problema sono davvero le fibre elastiche. In alternativa, se con il gambaletto non noti problemi, prova a vedere se non è una reazione al cambio di stagione ed alle prime esposizioni solari, se è un problema di mancata idratazione (usando qualche crema idratante sulla parte scoperta) o se vi è un’altra natura. Io sto sempre parlando in termini comuni perché do per scontato che non si tratti di un problema medico. Sottolineo ancora una volta l’importanza di chiedere un veloce parere medico, perché permette anche a noi esperti di lavorare più facilmente da dietro il bancone.

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